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Zara, la città dove il mare suona e si illumina

Zara, città croata sulle coste della Dalmazia, è il classico esempio di come un’ingegnosa opera urbana (anzi, due) possano essere la chiave di volta, attraendo turisti ed aiutando a superare le ferite della recente guerra civile. Ci riferiamo all’Organo Marino ed al Saluto al Sole dell’architetto croato Nikola Bašić, originario della vicina isola di Murter.

Spiegare le sue opere non rende l’idea. Rappresentarle, nemmeno. L’unico modo davvero efficace è viverle. A cominciare dall’Organo Marino, sull’angolo nord-occidentale della banchina che circonda il centro storico. Immaginate una scala digradante verso il mare. Al suo interno, un organo formato da 35 canne di diversa inclinazione, forma e lunghezza. Le onde, con il loro moto irregolare e continuo, lo suonano creando melodie sempre diverse, che si declinano su sette accordi e cinque tonalità.

Poco distante, c’è il Saluto al Sole, sempre di Bašić. Ad un occhio superficiale potrà sembrare un’enorme pista da ballo (22 mt di diametro) in riva al mare. In realtà, quel pavimento lucido è composto da 300 lastre di vetro fotosensibile, poste al medesimo livello della pavimentazione della riva, che accumulano energia del sole durante il giorno, per poi di sera dar vita a un gioco di luci colorate che simula il moto del sistema solare al ritmo delle onde e del suono del vicino Organo Marino.

Assistere al tramonto, cullati dalla musica e dalle luci di opere che fanno suonare e illuminare il mare, è un’esperienza che vale da sola l’intero viaggio a Zara. Non è un caso che questo luogo sia il prediletto da turisti e locali, specie quando il giorno sta per lasciare il posto alla sera.  Probabilmente aveva ragione il celebre regista, Alfred Hitchcock, quando definì il tramonto di Zara “the most beautiful sunset in the world” (il più bel tramonto al mondo, ndr).

Queste due iconiche opere sono un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta della città, che offre un centro storico delizioso, dall’atmosfera mediterranea, con influssi veneziani -per il dominio durato dal 1409 fino al 1797- e qualche reminiscenza italiana (perché lo fu dal 1920 al 1947). Raccolto in una penisola unita alla terraferma da un ponte, si sviluppa tra due porte monumentali: quella di Terraferma, con un grande Leone marciano, e quella Marina, con un San Grisogono a cavallo. Entrambe facevano parte dell’originale sistema difensivo della città, e dividevano il centro storico dalla grande fortezza esterna.

Nella centralissima piazza del Popolo, c’è il Palazzo Comunale (1936) con la facciata ornata di rilievi delle città dalmate. Attribuite a Gian Girolamo Sanmicheli sono la loggia della Gran Guardia (1562), sormontata dalla torre dell’orologio (1798), che oggi ospita la sezione etnografica del Narodni muzej (interessante la collezione dei costumi rurali tradizionali  del XIX-XX secolo), e la loggia di Città (1565), sede del tribunale cittadino, dove si tengono mostre temporanee curate dallo stesso museo. In questo salotto a cielo aperto e nelle viuzze di chianca abbagliante col sole, gli edifici storici si susseguono tra finestroni gotici (come quello del palazzo Ghirardini-Marchi) e decori quattrocenteschi (come quelli del Crisogono-Dondi).

Il recente passaggio all’euro ha reso Zara -e gran parte delle mete turistiche croate- più care rispetto al passato. Per chi vuole risparmiare senza rinunciare alla qualità, resta un’ottima scelta il mercato proprio sotto le mura antiche (patrimonio Unesco, costruite nel XII e XIII secolo in difesa dei turchi Ottomani, e parzialmente distrutte per rendere più luminoso il centro storico, piacevoli per una passeggiata con vista). Ogni mattina pullula di turisti e residenti, tra bancarelle di ortofrutta, formaggi, miele, pesce e carne. Assaggiate qui un bicchiere di Maraskino, liquore tipico che deve il suo nome all’ingrediente principale: l’amarena (maraska in croato). I domenicani lo iniziarono a produrre come medicina, con il 32% di alcol, ma è poi diventato l’ingrediente perfetto per macedonie, dolci e come guarnizione dei gelati.

Unica città croata con ben 4 Santi Patroni (San Cristoforo, San Simo, San Lorenzo e Santa Anastasia), offre belle chiese in stile romanico e bizantino, alcune sconsacrate ma contenitori culturali fruibili ed apprezzabili. Da non perdere, la romanica Cattedrale di Sant’Anastasia, la più monumentale di Zara ed una delle più belle della Dalmazia, riconoscibile per il bianco campanile su cui svetta la statua di un angelo rotante che indica la direzione del vento. Lo si può quasi raggiungere, inerpicandosi sui 180 gradini che conducono in cima: la vista sul mare e sui tetti del centro storico è davvero mozzafiato. Gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, la chiesa è a tre navate con affreschi del Duecento,  racchiude il sarcofago in marmo che custodisce le reliquie di Santa Anastasia e, nel presbiterio, stalli del coro finemente intagliati.

Piena di giovani e luogo di movida non solo notturna, la zona vicina al foro romano fondato da Gaio Giulio Cesare Ottaviano, prova della tradizione universitaria della città che risale al 1396, anno della fondazione del seminario teologico. La più antica università della Croazia, che conta tuttora  quasi 6mila studenti nei suoi 21 dipartimenti disseminati nel centro storico ed oltre. Ma torniamo al foro romano: una volta era composto da portici con negozi, botteghe e gallerie al piano superiore. Era il punto di aggregazione di soldati romani, religiosi, commercianti zaratini e funzionari della Repubblica (che dopo diventò Impero).

Altro luogo iconico della città è la piazza rinascimentale dei Cinque Pozzi, circondata dalle mura medievali occidentali, sulla quale si innalza per 26 metri la Torre del Capitano. La grande cisterna con pozzi decorati era alimentata dall’acquedotto, con acqua potabile portata direttamente dal lago di Vrana. Potrete cogliere l’occasione per una rigenerante passeggiata nel vicino parco più antico della città (1829). Intitolato alla regina Jelena Madijevka, è un’oasi di verde e fresco tra le calli del centro:  sculture, statue, fontane e panchine, tra alberi, siepi e piante fiorite di specie provenienti da ogni parte del mondo. A poca distanza, per la gioia dei bambini, c’è il Museo delle Illusioni: oltre 60 attrazioni tra ologrammi, stanze rotanti, puzzle, enigmi, angoli impossibili e miraggi da scoprire, toccare e fotografare in prima persona.

Zara è anche il porto d’imbarco privilegiato per l’arcipelago delle isole Incoronate. Sulla banchina appena fuori dal centro storico, le compagnie di navigazione promuovono varie formule per visitarle in giornata. Noi abbiamo scelto la splendida barca in legno Arbiana, a bordo della quale, il team della compagnia Sun Sailing Kornati,ci ha raccontato della geografia, della storia e della vita sociale di queste piccoli fazzoletti di terra nel mare Adriatico. Durante la navigazione potrete ammirare l’isolotto di Mrtvac, ed arrivare a metà mattina sulle coste di Levernaka, dove immergervi nell’acqua cristallina della baia sabbiosa di Lojena. Gli amanti delle passeggiate nel verde, debitamente equipaggiati, potranno raggiungere la vetta dell’isola e da lì ammirare la meravigliosa vista dall’alto, spingendo lo sguardo sulle altre isole vicine. Risaliti a bordo, si parte alla volta di Telašćica, parco nazionale dalla bellezza incontaminata. Raggiungete il belvedere, a 150 metri di altezza. Da qui la vista sul mare aperto e sulle isole Incoronate intorno, è davvero mozzafiato. Potrete scegliere un tuffo nel lago salato, un drink o un gelato nei punti ristoro di fronte ai pontili. A sandwich al prosciutto per colazione e pesce grigliato per pranzo, pensa l’equipaggio a bordo.

DOVE MANGIARE

Konoba Misterija- In pieno centro, un luogo dall’atmosfera rustica, con un gradevole cortile coperto da pergolato in legno, lontano dal brulicare delle viuzze. Potrete assaggiare piatti tipici del mar Adriatico, tra cui il brodetto di pesce con polpo e seppia con polenta, da accompagnare con il tipico dessert lavka o i più internazionali tiramisù o gelato.

Pizzeria restaurant Sime- Storico ristorante pizzeria in una verde zona residenziale. In terrazza (coperta in autunno e primavera) o all’interno, potrete assaggiare una squisita pizza cotta esclusivamente a fuoco naturale in forno a legna (profumata e croccante quella istriana a base di tartufi) oppure una ricca selezione di piatti tradizionali dalmati e non. Per i bambini, menù dedicato con spiedini di carne con patatine e verdure.

Wunderburger- Nella zona dove la sera musica e vociare dei ragazzi si mescolano nei vicoli fino a tarda ora, un’ampia selezione di hamburger di carne e vegetariani, di varie taglie, con patatine fritte fatte in casa, anelli di cipolla, insalate, etc. Tavoli sia all’interno che all’esterno, musica di sottofondo, menù per bambini con birre e soft drink di produzione locale.

Info: www.zadar.hr

Foto Victor Liotine

Testo Maristella Mantuano

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