Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Per gli amanti del Balletto, spettacoli di rilevanza internazionale nel bel teatro dell’Opera, risparmiato dai bombardamenti perché vi fu presentato il Piano Marshall ed unico al mondo affacciato su un lago. Stoccarda è infine la città dei sapori. Per provarne di tipici o per assaggiarne di tutto il mondo (argentini, cinesi, francesi, etc), irrinunciabile un giro nel Mercato Coperto in stile liberty. Una città a misura d’uomo: 600mila abitanti ed un sistema di trasporti (treno, metrò e bus) liberamente utilizzabile anche con la carta turistica da 3 giorni (da 9,70 a 22 euro). Gli ingredienti ci sono tutti. Non resta che partire.
MUSEI MERCEDES E PORSCHE – Per chi ama l’arte, imperdibile la StaatsGalerie (gratis giovedì e sabato). Per gli appassionati di auto (e non solo), un soggiorno a Stoccarda deve comprendere una giornata dedicata a due musei che richiamano annualmente l’attenzione di milioni di visitatori: lo storico della Mercedes Benz ed il nuovissimo della Porsche. Quale occasione migliore per visitarli dell’Anno Internazionale dell’Automobile? Nel 2011 Stoccarda festeggia i 125 anni di questa invenzione tutta tedesca con fiere, esposizioni ed eventi “spalmati” in 12 mesi. Qui Wilhelm Maybach e Gottilieb Daimler inventarono la prima autovettura. Dopo oltre un secolo hanno sede qui i principali centri produttivi di due marchi storici nel mondo. Non ci si stupisca, quindi, se sulla torre della Stazione Centrale ruota dal 1951 senza sosta la stella della Mercedes. Il senso della rotazione pervade anche l’architettura del museo: una doppia elica da percorrere con audio guide dall’ottavo piano in giù. Non solo bolidi: dai primi modelli del 1886, all’autobus realizzato a Buenos Aires e dipinto secondo la tradizione argentina, dai camion ai pullman, dalle Formula 1 ai truck da competizione. Nella piacevole discesa, si può provare l’ebbrezza della velocità in un simulatore e ripercorrere i momenti salienti non solo tedeschi della storia dello scorso secolo. Facile da raggiungere (fermata Neckar Park della S1), il museo è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 18. Costo del biglietto: da 8 a 2 euro. Più raccolto, il museo della Porsche (fermata Neuwirtshaus della S6). La potenza dei motori e l’eleganza delle forme sono ben rappresentate su 5.600 mq di superficie. Entrando date un’occhiata all’officina del museo: qui i tecnici lavorano su veicoli dei clienti e sulle 400 autovetture che girano il mondo in esposizioni
itineranti. Strabiliante l’architettura firmata dallo studio Delugan & Meissl: un blocco monolitico dalle forme dinamiche che sembra sospeso nell’aria. Per entrambi i musei, imperdibile una sosta nei due negozi. Se invece la vostra passione è l’arte, nel senso più consueto del termine, imperdibile la Staatsgalerie (aperta tutti i giorni escluso il lunedì; gratis il giovedì ed il sabato). Il nuovo direttore, Sean Rainbird, ha voluto mescolare opere d’arte di vari secoli, esaltandone colore ed importanza con un muri chiari. L’effetto è strabiliante. Ben rappresentato Picasso con 20 tele. Nel corpo nuovo della galleria (realizzato dall’inglese Stirling nel 1843) belle collezioni di arti grafiche contemporanee e minimaliste.
PARCO WILHELMA – Fiori e piante di ogni parte del mondo in 74 ettari tra prati, laghi, strutture in stile moresco e altissime serre di vetro. Giardino zoologico e orto botanico insieme, Wilhelma (omonima fermata del metro U14) fu fatto allestire come giardino moresco da Re Guglielmo I del Württemberg tra il 1842 al 1853. I numeri che ne fanno una tappa irrinunciabile a Stoccarda: 8.000 animali, 1.000 specie diverse, 6.000 tra fiori e piante, 365 giorni di apertura all’anno (gli orari variano a seconda della stagione). In questo periodo le zone all’aperto sono ricoperte di una suggestiva coltre di morbida neve. Nel resto dell’anno si può invece godere degli immensi prati verdi, delle fontane e dello stagno di 650 metri quadrati nel Giardino Moresco. E’ qui che sbocciano le più grandi ninfee del mondo: una foglia può sostenere fino a 70 kg di peso. Imperdibili anche le tante varietà di cactus, magnolie ed orchidee oltre a volatili, orsi, coccodrilli, etc. Costo del biglietto: dai 4 ai 12 euro. Facilmente raggiungibile con le metropolitane U15, U7 ed U8 (fermata Ruhbank/Fernsehturm), anche la splendida torre della televisione. Inaugurata nel 1956, dopo 20 mesi di lavori, permette di vedere Stoccarda, vigneti della valle del Neckar, Giura svevo, Foresta nera e Odenwald da un’altezza di 217 metri (raggiungibili con un comodo ascensore). Il costo del biglietto è di 5 euro. Se non si soffre di vertigini, bar e ristorante in cima alla vetta più alta della città.
SOGGIORNO – Quale miglior modo per riscaldarsi dopo una giornata in giro per mercatini, musei e parchi, di un bel percorso benessere? Bagno turco, sauna e sauna cromatica, quattro tipi di doccia, sala relax, spazio fitness e lettino solare. Tutto gratis per gli ospiti. L’eccellente struttura che offre questo (oltre a squisite colazioni con prodotti tipici ed internazionali) è l’Arcotel Camino. A dieci minuti dalla stazione dei treni centrale di Stoccarda ed a 100 metri dalla fermata della metropolitana Turlenstrasse, questo nuovo quattro stelle offre camere eleganti e minimal. Al centro della luminosa reception dalle alte vetrate, un grande lampadario ed una doppia scalinata. Al piano terra i raffinati ristorante Weissenhof e bar Scala, frequentati anche da esterni. Se invece si ha voglia di assaporare qualcosa dalle parti del centro, ecco due Weinstube (vinerie) dove potrete assaggiare piatti tipici, davanti ad un calice di vino della regione Baden Wurttemberg o ad un boccale di birra tedesca. La Kachelofen (Eberhardstrasse 10) ha un ambiente familiare e divertente. Vi consigliamo i kasspatzle (spaghetti con formaggio gratinato e striscette di prosciutto) o i haultaschen uberbachen (frittata ripiena di spinaci e formaggio). La Frohlic (Leonardstrasse 5, non lasciatevi intimorire dai tanti night club nelle vicinanze) è più intima e sofisticata. Delizioso il pudding alla mela in salsa di vaniglia.
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