I trasporti, innanzitutto. La città è perfettamente collegata con la metropolitana (pulita, mai sovraffollata e sicura) ma anche con tram, autobus e taxi. La corsa singola della metro costa 1,80 ma ci sono convenienti biglietti validi 24 e 72 ore per un numero illimitato di viaggi o card integrate per utilizzare anche tram e bus.
Le cose da vedere (entro le 17-18, quando chiude praticamente tutto). Dal punto di vista religioso, vi consigliamo una visita alla Cattedrale di Santo Stefano (Stephansdom) in pieno centro cittadino; la chiesa degli Agostiniani (AugustinerKirche) con lo spettacolare cenotafio in marmo bianco di Canova; la cripta imperiale (Kaisergruft) con le spettacolari tombe decorate di tutti i reali austriaci.
In zona anche il palazzo imperiale (Hofburg) e la scuola di equitazione spagnola (Spanische Reitschule). Se la storia di Sissi vi affascina ma non volete/potete dedicare più di una visita al tema, vi consigliamo lo splendido castello di Shonbrunn (raggiungibile in 15 min. di metro). Incantevole. Il museo più interessante è, a nostro avviso, l’unico in pieno centro: l’Albertina (ingresso 9 euro) con opere di Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Schiele, Picasso, Klimt, Degas, Kokoshka, Cezanne, Fontana, Brancusi. Alle spalle, il Burggarten con la sierra di palme e farfalle.
E infine concedetevi una rilassante passeggiata tra le vetrine lussuose della pedonale Kohlmart e nel verde del boulevard Ring, un giro sulla storica ruota panoramica del Prater (9 euro) ed un pic nic nel giardino barocco Belvedere.
MANGIARE – Oltre ad essere la città della musica, Vienna lo è anche del caffè. E dei dolci, aggiungiamo noi. “Tzresniewski” (Dorotheergasse 1) è spartano come gli austriaci: qualche tavolo, un bancone in vetro, tartine grandi quanto una banconota (costano 1 euro l’una) coperte di qualsiasi condimento (verdure, patè, tonno, carne, paprika, etc) e birra leggera servita in boccali formato ‘Lilliput’ chiamati Pfiff. Per una cena a lume di candela “Oswald und Kalb” (Backerstrasse 14). Ottime le salse bianca e verde agli asparagi e la cotoletta alla viennese. Per un pranzo veloce “Rosenberg” (Maysedergasse 2): enorme self service sotto la folta chioma di un (finto) mega albero. Bucolico. Un discorso a parte meritano il Cafè Sacher (al piano terra dell’omonimo hotel dove hanno inventato la prelibata torta), sulla pedonale Kohlmarkt, e la storica pasticceria Demel (volte alte, pareti rivestite in pregiato legno, vetrate decorate). Sono perennemente strapieni, ma vale la pena aspettare.
DORMIRE – La capitale austriaca è piena di hotel e b&b per tutti i gusti e le tasche. Noi vi consigliamo un albergo 4 stelle che ha saputo mantenere forte l’identità cittadina: l’Hotel City Central (Taborstrabe 8). Oltre alla cortesia del personale, lo ricorderete certamente per la posizione strategica (a 100 mt dalla fermata della metropolitana) e per le colazioni gustose ed abbondanti. Quando si cammina per ore, non guasta.
Maristella Mantuano
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