Sulla cordigliera delle Ande tra montagne costellate di cactus

Vette innevate, aride distese di cactus, vegetazione lussureggiante e canyon di roccia rossi. Il Nord-Ovest argentino (Noa), al confine con Cile e Bolivia, è una nazione nella nazione. Incontaminato dalla modernità, vi farà presto dimenticare la cosmopolita atmosfera di Buenos Aires. L’itinerario che vi proponiamo comincia da San Miguel de Tucuman. E’ qui che il 9 di luglio 1816 (data cui è dedicata ovunque in Argentina almeno una via o una piazza) fu firmato la dichiarazione d’indipendenza nazionale. Potrete visitare il salone del giuramento nella Casa Storica dell’Indipendenza con mobilio originale intatto. Fatelo di sera (escluso il giovedì o quando piove): alle 20:30 uno spettacolo di luci e suono ricorda quei giorni gloriosi. Avrete la dimostrazione che anche gli argentini più “machos” si commuovono per la Patria.

A poca distanza dalla Casa Storica, la verde piazza Indipendenza sulla quale si affacciano la Casa di Governo (con il suo splendido salone bianco in stile francese), la Casa Padilla (di proprietà del primo sindaco della città, ora museo) e la chiesa di San Francesco (con la prima bandiera argentina).

Costeggiando il parco 9 di luglio si esce dalla città in direzione Tafì del Valle. Lungo la strada 307 si attraverserà la “quebrada de los Sosa” una stretta gola ricoperta di lussureggiante vegetazione, inondata dalle nuvole e piovosa, che seguendo le anse del fiume, sbocca sulla pianura coltivata a canne da zucchero. A 2mila mt di altitudine, sulle rive di un lago, questo paesino equestre di 12mila abitanti si caratterizza per i formaggi ed i dolci tipici (masas e alfajores) e l’uso del cavallo come mezzo di trasporto.

Rimettendosi in viaggio verso Cafayate, imperdibile la sosta alle rovine Quilmes. In questo anfiteatro naturale costellato da cactus, è possibile attraversare le fondamenta delle case che gli aborigeni costruirono a forma di labirinto nell’anno mille. Resistettero 130 anni agli spagnoli, ai quali, tuttavia, dovettero cedere nel 1666. Per la loro evidente capacità edilizia, furono deportati al Sud per costruire Buenos Aires.

Di nuovo in viaggio, altra bella sosta sul colle “Infernillo” (3mila mt) tra lama e gauchos a cavallo. Splendido punto d’osservazione su torrenti, praterie e mandrie di mucche al pascolo. A ridosso di Cafayate (paesino coloniale famoso per il vino) non perdete la visita alla “quebrada de las conchas”, uno dei luoghi più belli del Noa argentino. L’acqua ed il vento hanno scolpito queste rocce fino a renderle simili ad enormi conchiglie poggiate sulla sabbia. A poche centinaia di metri l’una dall’altra troverete (ben segnalati) punti di osservazione suggestivi tra le rocce: la Garganta del Diablo (gola del Diavolo), El Sapo (enorme pietra a forma di rana), Casa de Loros (parete con piccoli fori dove si nascondono i pappagalli) e La Ventana (foro nella roccia a forma di finestra). Il più magico è l’Anfiteatro: enorme cava dove si esibiscono spontaneamente musicisti approfittando della splendida acustica.


DOVE DORMIRE

TUCUMAN - Salendo i tornanti del monte dinanzi alla città, circondati da una rigogliosa vegetazione, arriverete all’Hotel Sol San Javier (nell’omonima località). Ristorante e piscina si affacciano sulla città che di notte, vista dall’alto sembra una perfetta quadricola di lucine. Dall’altra parte una distesa di verde per gli amanti della natura. Al rientro da una passeggiata ci si può rilassare nella spa, nella sala relax o nella palestra. www.hotelsolsanjavier.com.ar

TAFI DEL VALLE - Un’estancia gesuitica del 1779 trasformata in un luogo di charme immerso in 9mila ettari: Las Carreras. Dalla finestra delle 10 stanze col tetto di legno e paglia e arredate con un gusto autentico e chic, potrete vedere le 80 mucche al pascolo (dal cui latte si producono 2.500 forme di formaggio al mese, oltre al latte che berrete a colazione appena munto) o cavalli abbeverarsi nel ruscello di fronte. Potrete riposarvi dinanzi al camino o gustare una cena preparata sul momento. Un luogo come pochi nel mondo. www.estancialascarreras.com

CAFAYATE - Immersa in 9 ettari di vigne (tra le più alte al mondo: 1660 mt), La Casa de la Bodega, di legno e mattoni, è un luogointimo e raffinato. L’uva (rossa e bianca) raccolta a mano viene trasformata in 30mila lt di vino l’anno. Nella cantina potrete degustarla tra 50 barrique di legni americani e francesi, seguendo le spiegazioni del sommelier Gaston Gomez. Le 8 stanze (grandied equipaggiate di ogni confort) hanno splendidi balconi, bagni in pietra e legno scuro e vista sui vigneti e sulle pecore al pascolo. www.lacasadelabodega.com.ar


TRASPORTI

Il Noa argentino è facilmente raggiungibile con l’aereo da Buenos Aires. Vi consigliamo due compagnie di qualità che servono Salta, Tucuman e Jujuy.

LAN (www.lan.com) è una compagnia che collega Salta e Tucuman all’aeroporto cittadino di Buenos Aires (Aeroparque) . Ha 82 anni di esperienza ed è scelta da 45mila passeggeri al giorno.

ANDES (www.andesonline.com) collega invece Jujuy a Buenos Aires Aeroparque (e viceversa) via Salta. Offre sia voli di linea che charter anche per altre destinazioni.

Negli aeroporti e nei centri città di Salta, Jujuy e Tucuman (o su internet:www.hertz.com) potrete rivolgervi al leader del noleggio auto in Argentina (e non solo) per andare alla scoperta del Noa in totale libertà. La compagnia Hertz abbina la qualità internazionale ed i migliori standard di servizio. La moderna flotta di veicoli per tutti i gusti e le tipologie viene rinnovata ogni sei mesi. Con un piccolo supplemento potrete ritirare l’auto in luogo e riconsegnarla in un altro.


Maristella Mantuano




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