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In Salento alla ricerca del tesoro nascosto dai briganti
(dormendo in una torre di avvistamento del ‘400)

Esiste un Salento in cui “porti” e “torri” si alternano e susseguono sulla costa, spesso confondendo e sempre stupendo i tanti (ogni anno di più) visitatori che qui trascorrono le proprie vacanze.

E’ il caso di quel tratto di costa che fa capo a Porto Cesareo: 17 km di mare trasparente, tutelato da una delle venti Aree naturali marine protette d’Italia e dalla Riserva Naturale Palude del Conte e Duna Costiera di 900 ettari, che hanno reso la zona, tra le più amate dagli anni ‘70 (obbrobri urbanistici inclusi) ai giorni nostri.

Lungo la costa sono ancora ben evidenti quattro torri d'avvistamento del XVI secolo utili a proteggere dalle invasioni nemiche: Torre Cesarea, Torre Lapillo, Torre Chianca e Torre Castiglione (quest’ultima ridotta in ruderi durante la Seconda guerra mondiale).

Torre Lapillo, conosciuta anche con il nome di Torre di San Tommaso, divide una delle più grandi spiagge della zona da una parte di costa rocciosa, dove le "spunnulate" (doline carsiche che raggiungono la falda) danno vita a grotte e laghetti. A base quadrata, un tempo la scalinata di accesso con archi terminava con un ponte levatoio.

Nelle immediate vicinanze, abbiamo provato per voi il Lido Stella Maris, gestito con cortesia e competenza, e completo di ogni confort. Ovviamente il fatto che sia su un tratto di mare splendido, in queste zone è quasi scontato.

Sulla strada che collega Torre Lapillo a Veglie, piccolo centro dell’entroterra, sorge un’altra Torre, dove vi consigliamo di soggiornare o almeno di andare a cenare affondando i piedi nel fresco prato su cui sono disseminati i tavoli, tra ulivi e cicale: Torre del Cardo. Risalente al XVI secolo, prende il nome dalla strada romana, “cardo” appunto, che attraversava la città da nord a sud.

Il nome del vino e dell’olio qui prodotti (L’oro dei briganti e I tre briganti) dalla famiglia Saponaro la dicono lunga sulla leggenda che aleggia tra le mura di questa torre, dove si racconta essere nascosto il tesoro della Baronessa Maria d’Enghen, rubato da briganti locali, le cui anime ne impediscono tuttora il ritrovamento.

Le stanze, divise tra il corpo centrale, più vicino al ristorante, e quello tra gli ulivi, a due passi dalla piccola piscina, sono di nuova costruzione, doppie o triple, coperte da wifi, arredate in modo semplice e circondate dal verde.

A colazione con la torta di rose ed i biscotti da inzuppo ed a cena con antipasti e primi (squisite le cipolle in agrodolce e le sagne 'ncannulate (ritorte), condite con il sugo e la ricotta forte), la famiglia Saponaro vi delizierà con ricette tipiche della tradizione salentina, con qualche influsso più genericamente pugliese, tutte rigorosamente a base di prodotti a km zero. O dovremmo a metri zero? Sempre nella tenuta, infatti, vengono coltivate le principali verdure ed i frutti di stagione, oltre ad essere percorribile un sentiero nella macchia mediterranea in cui immergersi nei profumi di lentisco, mirto, corbezzolo, ginestra spinosa ed orchidee mediterranee. Un luogo dove ritemprare anima e palato.

Ma torniamo sul mare. In zona Porto Cesareo, i lidi attrezzati si susseguono sulla spiaggia ridotta dall’erosione. Tra i più belli, l’esclusivo (e caro) Goa: musica, lettini imbottiti e pranzo servito su tavolini in legno sotto gli ombrelloni in paglia. Più economico e adatto a chi vuole relax e spazio, l’Orange Sun, immerso nel verde.

Rinnovato di recente, l’Hotel Club Azzurro è un 4 stelle moderno, essenziale, pulito e sobrio. Poco distante dal mare (è collegato da una navetta gratuita al lido Orange Sun) è costituito da due edifici: uno con luminosa hall e 55 camere dotate di ogni confort e uno (di fronte) con una bella piscina sulla terrazza vista mare ed il ristorante. Gli ampi spazi (e la disponibilità di stanze triple e quadruple) lo rendono ideale anche per le famiglie. Per la gioia dei clienti, lo chef propone, a chi sceglie la mezza o completa pensione almeno due scelte di primo e secondo (pesce freschissimo e carne di prima scelta), preparate secondo la tradizione leccese. Al mattino, in continuità, morbidi pasticciotti ed un vasto assortimento di yoghurt, torte, biscotti e marmellate, renderanno più dolce il soggiorno.


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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