Monaco di Baviera, altrochè Germania austera: birra, parchi, bici ed ospitalità

Se immaginate la Germania austera e seriosa, non siete mai stati a Monaco. Nel cuore della Baviera, con oltre un milione e 300mila abitanti su 310 km quadrati, accoglie i quasi 5milioni di turisti all’anno con un grande senso di ospitalità. Non solo OktoberFest ed auto di grande cilindrata: Monaco è una città dove chiedere un’informazione per strada è semplice (la maggior parte delle persone parla anche l’inglese) e le temperature basse non impediscono di godersi il tempo libero all’aria aperta e le serate nei tanti locali (birrerie in primis, ovviamente).

Che sia una città ricca, non c’è dubbio: la percentuale di disoccupazione è al 5,8%. Non ci si stupisca, dunque, se dando una scorta ai cognomi scritti sui citofoni, tanti siano palesemente di origine italiana.

Sede del quartier generale della Bmw, è, tuttavia, percorsa (ordinatamente, e questo fa la differenza con il caos all’italiana), da poche auto (503 ogni mille abitanti, rispetto alle 707 di Roma): i monacensi preferiscono la metropolitana, il tram, l’autobus e (anche quando il freddo sembra tagliare la pelle) la bicicletta. Come in ogni città ricca e del centro Europa, tanti bambini (spesso trasportati in ovetti di plastica e ruote agganciati alle bici delle mamme): le nascite sono quasi 4mila in più dei decessi (da noi accade il contrario).

Più che utilizzati, quindi, i tanti enormi spazi verdi (Olympiapark, Englishner Garten, etc), percorsi a qualsiasi ora del giorno anche da cani al seguito di padroni amanti dello jogging. Nonostante l’ottima birra, Monaco è una città efficiente e produttiva, pulita ed ordinata, dove, tuttavia, si riesce ancora ad assaporare il gusto di una passeggiata nell’incantevole centro storico dalle tante zone pedonali, ammirando vetrine di lusso e artisti di strada, magari sgranocchiando caldarroste o bretzel appena sfornati (tipico pane dalla forma simile al segno della pace). Grandi musei (splendida la Pinacoteca Moderna) e cartelloni teatrali degni delle più importanti capitali europee, si sposano con il gusto delle tradizioni, quotidianamente in mostra sulle ordinate bancarelle del centrale ViktualienMarkt, magico di sera ed avvolgente di giorno. Qui potrete trovare delizie dolci e salate, splendi- de creazioni di fiori e piante, oggettini in marzapane. Tutto rigorosamente “made in Monaco”.

Monaco è una città bella dentro e fuori. Anche le periferie racchiudono bellezze architettoniche e storiche da non perdere. Tra queste, il quartier generale della Bmw (con il grattacielo centrale a forma di quattro cilindri, il palazzo di ricerca e consegne ed il museo) ed il castello di Nymphenburg. Il primo è affacciato sul curato e collinoso Olympiapark (realizzato in occasione delle Olimpiadi del 1972) con tanto di punto panoramico a oltre 500 metri di altezza. Il secondo ha alle sue spalle bellissimi giardini sconfinati ed al suo interno la particolare galleria delle bellezze, personale collezione dei volti delle 36 donne più belle secondo Ludwig I di Baviera.

Per raggiungere agilmente queste e molte altre attrazioni, vi suggeriamo la linea di pullman “hop on/hop off” (sali e scendi) Gray Line. Dalle Pinakotheken al Nationaltheater, passando per il palazzo reale, l'ex quartiere degli artisti Schwabing e la rinomata Leopoldstrasse. Le frequenti tappe rendono questa visita guidata (in tedesco ed inglese con guide live a bordo) comoda ed interessante. Il giro completo senza soste dura 2 ore e mezzo circa (ma si può scendere e risalire ogni volta si voglia: il pullman passa una volta all’ora da ciascuna fermata). I prezzi: 17.99 € per adulto, 8.99 € per bambino.

Il luogo indicato come “da solo vale l’intero viaggio” per Monaco, è sicuramente l’Englischer Garten (il Giardino Inglese). Con i suoi 3,7 km2 è uno dei più grandi parchi pubblici urbani del mondo: più di Central Park a New York e poco meno del Phoenix di Dublino (il più grande d'Europa). Cosa c’entra un giardino inglese in piena Baviera? Il suo nome si riferisce allo stile del XVII secolo: elementi naturali ed artificiali si susseguono in modo apparentemente casuale. L’effetto è indimenticabile, specie per chi ha la possibilità di visitarlo in autunno (le foglie gialle degli ippocastani formano un tappeto che al tramonto diventa arancio- ne) ed in primavera (quando i fiori si riflettono nella acque del grande lago). Anche in inverno ed estate, tuttavia, ha il suo fascino: rispettivamente per la neve e per le temperature miti (non vi scandalizzate per eventuali nudisti al sole: a Monaco il sentire comune è notevolmente più libero che in Italia).

Gli amanti dell’ispettore Derrick non possono perdere la Torre Cinese, apparsa molte volte sullo sfondo della serie tv. Di legno ed alta 25 metri, risaliva al 1790, fu distrutta nel 1944 durante i bombardamenti e ricostruita nel 1952 uguale all'originale. Grazie ai suoi 7.000 posti a sedere, il biergarten (giardino della birra) ai suoi piedi è il secondo più grande della città. Vale la pena fermarsi per un boccale all’aria aperta. Se siete astemi e il mondo giapponese vi affascina, proseguite verso la “Casa del tè” dove potrete partecipare alla cerimonia tradizionale.

COME SPOSTARSI - Spostarsi a Monaco è semplice: autobus, filobus e metropolitana. Risparmiare, anche, con la CityTourCard: un biglietto unico per tutti i trasporti pubblici cittadini (S- e U-Bahn, auto- bus e tram), grazie alla quale si può usufruire di vantaggiosi sconti in molte attrazioni turistiche. I prezzi variano da 9,80 euro per un giorno a 29,50 per tre. I bambini sino al sesto anno di età possano viaggiare gratuitamente accompagnati da chi è in possesso di una CityTourCard. Per bambini e adolescenti fra i 6 ed i 14 anni, apposito biglietto giornaliero dal costo di € 2,40. La si può acquistare sul web, nei punti vendita, in metropolitana, negli uffici turistici, alla stazione centrale e sulla Marienplatz e negli hotel partners.

DOVE ALLOGGIARE - L’alloggio a Monaco (fatta eccezione per gli ostelli, ottima soluzione per i più giovani e spartani) va scelto, oltre che in base alle proprie possibilità economiche, anche per la posizione. Quello che vi consigliamo perché a 50 metri dalla stazione della metropolitana ed a due fermate da MarienPlatz è l’Hotel Herzog. In stile “pittorescamente” mediterraneo, si affaccia su una via residenziale elegante e silen-ziosa. Le stanze, semplici e pulite, sono dotate di luminosi finestroni. Imperdibile la colazione nell’uliveto (delizioso cortile interno aperto nella bella stagione) o nella bucolica sala al piano terra con tanto di uccellini e rampicanti. Prodotti di prima qualità e per tutti i gusti: yogurt e marmellate fresche, torte artigianali, frutta fresca, etc.

DOVE MANGIARE - Anche per il mangiare, a Monaco, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre ai classici ristoranti, anche tipiche birrerie ed osterie. Tra le prime, abbiamo provato la storica Hofbrauhaus (5mila posti, boccali da un litro e musica bavarese dal vivo), l’intima Bratwurstherzi (in una piazzetta alle spalle del Viktualienmarkt; ottimo il kaiserschmarren con mandorle e crema di mele) o la modaiola Andechser am Dom (alle spalle della cattedrale; piena di giovani che sfidano il freddo anche sul terrazzo esterno). Delle osterie, invece, vi consigliamo: la bohemien Lotterleben (ambiente che scalda il cuore e la conversazione con piatti abbondanti e molto gustosi, sul Viktualienmarkt) e lo spartano Atzinger (in Shelling strasse 9, nel cuore del trafficato quartiere studentesco Marxvorstadt, con piatti buoni e stracolmi a meno di 10 euro). Per una cena a lume di candela con affaccio dall’ultimo piano di un edificio storico su MarienPlatz, l’elegante Cafè Glockenspiel.


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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