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Taormina, “capolavoro dell’arte e della natura”

C’è sicuramente più di un motivo se Taormina è la destinazione turistica per antonomasia in Sicilia. Lo scrittore tedesco Goethe la definì “il più grande capolavoro dell’arte e della natura”. Lo storico reporter di viaggio francese, Guy de Maupassant “un quadro nel quale si ritrova tutto ciò che sembra esistere sulla Terra per sedurre occhi, spirito ed immaginazione”. Banchieri, industriali, filosofi, teste coronate e fotografi di tutta Europa l’hanno scelta come meta per le proprie vacanze e traendo ispirazione da quel panorama unico (sicuramente il più suggestivo di tutta l’isola), abbarbicata com’è su uno sperone roccioso fiorito a strapiombo sul mar Mediterraneo.

Una località che non vive (e non va vissuta) solo in estate. Qualsiasi periodo è quello giusto per visitarla senza troppo caos e code, potendo godere appieno dell’atmosfera medievale (Taormina fu anche capitale della Sicilia intera, prima di essere distrutta e ricostruita ancora più bella dagli arabi) splendidamente pervasa dall’internazionalità dei visitatori che giungono da ogni parte del mondo. La sua ricchezza artistica e storica testimonia, infatti, il suo passato anche da capitale.

Iniziamo la nostra visita, gustando un arancino con vista panoramica nei bellissimi giardini pubblici dell’inizio del secolo scorso. Originariamente di proprietà di una ricca signora inglese appassionata di ornitologia e sposata con un professore taorminese, i giardini ospitano ancora costruzioni di legno e mattoni simili a pagode per lo studio e la nidificazione degli uccelli. Molto più grande di quanto non sembri al primo impatto, questo luogo di natura e storia è il posto ideale per gustare in relax un arancino o una granita con vista panoramica sul mare, tra laghetti, buganvillee e ulivi che portano i nomi dei caduti delle due Guerre.

Senza allontarci troppo, fate una sosta al Bam Bar per la granita. Saro ed il suo angolo ricoperto da ceramiche sono un’istituzione (ri)conosciuta da vip, locali e turisti. D’estate solo ai tavoli decorati all’esterno, di inverno anche da asporto, potrete qui gustare la granita in ben 24 gusti tra frutta di stagione (mandarino, anguria, gelsi rossi, etc) ed “evergreen” con l’aggiunta di latte (nocciola, pistacchio, cioccolato), sovrastata da soffice panna zuccherosa ed affiancata dall’immancabile brioche.

Poco distante, un altro luogo imperdibile: il teatro greco. Anche la vista dai gradini più alti e dal giardino alle spalle di questi ultimi, vale da sola l’intera visita. Scavato nella roccia, questo teatro ha infatti la forma di una conchiglia rivolta verso il mare. Costruito nel III secolo dal tiranno Ierone di Siracusa ma sostanzialmente rimaneggiato dai romani 5 secoli dopo, poteva contenere ben 4mila spettatori. Grazie ai 109 metri di diametro, infatti, è secondo per ampiezza solo a quello di Siracusa e conserva ancora oggi un’acustica perfetta. Poco rimane del muro di scena adornato da statue nelle nicchie, a beneficio, però, della vista sul golfo.

Risalendo verso Porta Catania, percorrete il cuore pulsante di Taormina, corso Umberto. Boutique e gelaterie si alternano alle sontuose facciate di dimore nobiliari, come quella di palazzo Corvaja, evidentemente edificato dagli arabi nel X secolo, appartenuto alla stessa famiglia per ben 400 anni, sede prima del Parlamento siciliano, ora dell’ufficio del turismo. O ancora Palazzo Ciampoli, maniero del XV secolo ricostruito fedelmente dopo i bombardamenti del 1943. Deliziosamente barocche le chiese di Santa Caterina, a navata unica, e quella di San Giuseppe, con un grande portale in marmo proprio accanto alla torre dell’Orologio. Gotico siciliano, invece, lo stile della chiesa di Sant’Agostino, con un soffitto a cassettoni che ricorda la carena di una nave al contrario

Se che non vi stiano celebrando un matrimonio, visitate infine il Duomo. Più simile ad una fortezza normanna che ad una chiesa, fu eretto sulle rovine di una cappella dedicata a San Nicola. Splendido il portale con colonne corinzie scanalate e rosone rinascimentale, e quello laterale incastonato in una vigna mitica. Nella stessa piazza, una bella fontana barocca sovrastata da un centauro al femminile. Il simbolo di una città elegante e delicata come Taormina, non poteva che essere del gentil sesso.

Dormire a Taormina può risultare difficile: i costi sono spesso proibitivi e la disponibilità scarseggia. Abbiamo provato per voi una piccola struttura (3 stanze), dove, prenotando in anticipo, potrete risolvere entrambi i problemi: B&B Sottocoperta. Di fronte alla splendida baia di Villagonia, Alessandra e suo marito Marco, generosi di consigli su cosa visitare, lo gestiscono con cura insieme ai tre figli. Arredatrice talentuosa dal sorriso dolce e discreto, vi accoglierà in una struttura minuziosamente decorata in tema marino con uno stile luminoso e shabby: conchiglie, reti, corde, legni trovati sulla spiaggia. In inverno farete colazione dinanzi ad una grande vetrata con vista sul sole nascente in mare, d’estate sul fiorito terrazzo attrezzato con zona solarium e zona grill per gustose grigliate di pesce. In estate possibilità di escursioni nel golfo sulla piccola barca di famiglia. Stazione ferroviaria e parcheggio a due passi.


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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