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Ostuni, una casbah tutta pugliese tra vicoli stretti e slarghi fioriti

Mentre si attraversano gli uliveti che la circondano, Ostuni si staglia in tutta la sua bellezza, arroccata com’è su tre colli vista mare a 218 metri sul livello del mare. Impossibile non vederla, anche di notte, quando il bianco fulgido delle mura aragonesi e del centro storico virano all’arancio per via dei lampioni che la illuminano.

Il suo borgo medievale, il cui via vai di turisti non conosce stagione (non essendo una meta prettamente di mare, è molto amata e visitata anche in pieno inverno), è un groviglio di stradine strettissime, improvvisi slarghi fioriti, profumo di panni stesi e sughi in cottura. Una casbah tutta pugliese, costellata di abitazioni imbiancate a calce, botteghe di prodotti tipici, boutique di stilisti ed artigiani locali, b&b, ristoranti, locali, etc. In questo dedalo di vicoli, scalinate, corti e piazzette, è più facile perdersi che darsi un appuntamento.

Dalle terrazze del centro storico, nelle giornate di maestrale, la foschia dell’umidità lascia il posto ad un panorama terso che consente al visitatore di spingere lo sguardo sino al mare di Villanova, su cui sventola la Bandiera Blu di Legambiente e Verde dell’Associazione Nazionale Pediatri. Arrivando in paese, al contrario, spicca la meravigliosa cattedrale quattrocentesca in stile romanico-gotico con il suo grande rosone a 24 raggi. Non è certo l’unico luogo di arte e di storia: chiese e dimore signorili costellano la città vecchia. Basti pensare all’ex Monastero carmelitano, che ospita il Museo delle civiltà preclassiche della Murgia Meridionale dove è esposto il calco di Delia, una donna in gravidanza vissuta 25.000 anni fa. E ancora: nella piazzetta della Cattedrale si affacciano il Palazzo Vescovile e quello del vecchio Seminario, collegati da un arco. E infine, al piano terra del Palazzo dell'Episcopio, i tesori delle chiese ostunesi. Nella bella stagione non c’è momento migliore per visitare Ostuni del pomeriggio: le prime ore da dedicare alle bellezze storiche ed artistiche di cui sopra, per poi aspettare lo spettacolo del rosso tramonto sorseggiando un aperitivo rinforzato con panzerottini, focaccine, friselle, mozzarelline, olive ed ogni ben di Dio pugliese. Col fresco della sera, a mente lucida e pancia piena, ci si può dedicare allo shopping: i negozi restano aperti fino a tardi d’estate.

Ostuni è anche mare. E che mare! Lungo i suoi 17 chilometri di costa, si alternano calette sabbiose, scogli, spiagge di ciottoli e dune coperte di macchia mediterranea. Molto suggestivo anche il Parco Naturale delle Dune Costiere che include anche una zona umida con laghetti di acqua salmastra, dune fossili e una parte delle lame che confluiscono nel mare.

Se si viaggia con i bambini, imperdibile la visita al vicino Zoo Safari di Fasano (una trentina di km risalendo la E55 verso nord). In una posizione panoramica, sulle colline della Selva, è il secondo parco faunistico più grande d’Europa (140 ettari) con oltre 200 specie diverse provenienti dai 5 continenti ed un grande parco divertimenti. Aperto tutti i giorni da aprile a settembre, è famoso per il Safari, la parte più “selvaggia” del parco. Con la propria auto, in un percorso che si snoda lungo circa 6 chilometri tra ulivi e carrubi secolari della macchia mediterranea, ci si avvicina a pochi metri da animali della savana come tigri, zebre, giraffe, elefanti o leoni, oltre che in specie tipiche di altri ecosistemi come cervi, cammelli, orsi dal collare, fenicotteri. Tutti liberi di avvicinarsi e farsi ammirare. Debitamente suddivisi per specie, a tutela della loro salvaguardia, potrete accarezzare il naso gigante delle giraffe che curiose si avvicinano alle auto, ammirare la maestosità delle criniere dei leoni o spiare i giochi a zampate dei tigrotti. E se gli altri visitatori dietro vi danno fretta col clacson (malgrado sia vietato per non dare fastidio agli animali), ignorateli e prendetevi tutto il tempo che volete: occasioni del genere non capitano spesso.

Di tempo per visitare tutto lo ZooSafari, ce ne vuole: percorso safari a parte, infatti, ci sono tante altre attrazioni interessanti. Lasciata l’auto, si accede all’area pedonale. Cominciamo dall’affascinante mondo dei Primati, dove troneggia la vera star del parco, il gorilla Riù. E poi la curiosità e la simpatia degli scimpanzé, la grande famiglia dei lemuri, i candidi alpaca, i licaoni e diversi uccelli di grossa taglia.

L’esperienza prosegue a bordo di una monorotaia panoramica – il metrozoo- che conduce in una suggestiva area dominata da una piccola cascata e da un laghetto punteggiato di isolotti dagli abitanti molto speciali: il Lago dei Grandi Mammiferi. Ci si può arrivare anche a piedi se l’attesa della monorotaia è troppo lunga. Qui si possono osservare foche, ippopotami, gibboni dalle mani bianche, ma anche orsi bruni e orsi polari. Il laghetto è percorribile a bordo di una barca e sotto le fronde dei grandi alberi è piacevole fermarsi a mangiare un gelato.

A bordo di un trenino si visita invece il villaggio delle scimmie, dove vivono in semilibertà oltre 300 babbuini che, abituati all’uomo, si avvicinano alle reti di protezione senza paura. Oltre 700 mq sono dedicati invece a pesci e rettili nella cosiddetta sala tropicale: boa, pitoni, tartarughe (anche giganti!), iguane, varani, gechi, camaleonti, alligatori, pesci tropicali ed invertebrati vari, ragni giganti, scorpioni, farfalle, ecc. Da far venire la pelle d’oca. E ancora, per i più piccoli: il polo didattico del Madagascar, la Puglia in miniatura, il percorso botanico e gli spettacoli di marionette.

Spettacolare la sessione didattica nel Sea Lion Aquarium. Un momento non solo divertente, ma anche educativo: si imparano tante cose interessanti sulle abitudini di otarie, leoni marini e pinguini. I trainer, durante le sessioni didattiche dedicate, accompagnano il visitatore in un viaggio alla scoperta della biologia e dell’etologia (quanto pesano, cosa mangiano, dove vivono in natura, come sta cambiando il loro habitat) di questi animali che vengono da lontano (Patagonia e Sud Africa) e che una così forte sintonia hanno con loro. Un’esperienza formativa ed emozionante. Il costo del biglietto è a parte (5 euro per gli adulti e 3 per i bambini) ma ne vale davvero la pena.

A pagamento anche le attrazioni del parco divertimenti, alcune adatte anche ai più piccoli, altre un po’ più “estreme”, piacevoli quelle “acquatiche” nei giorni di gran caldo, bella la vista sul giardino zoologico e sull’intera selva di Fasano dalla ruota panoramica. Molto suggestiva per i bambini, infine, la mostra dei dinosauri ricostruiti nelle dimensioni reali e quella su arti e mestieri antichi. Una giornata di emozioni e conoscenza. Da non perdere.

Tornando ad Ostuni, ecco qualche suggerimento per il soggiorno.

Noi abbiamo provato l’Agriturismo Salinola, a 2 km dal paese, punto di partenza privilegiato per passeggiate a piedi ed in bici, dove addormentarsi sotto un cielo trapunto di stelle e svegliarsi col canto degli uccellini. Ricco di verde e fiori, muretti a secco ed ulivi secolari, fresco e ventilato, offre ai propri ospiti una bella piscina doppia (per grandi e piccini, con idromassaggio), presidiata dal bagnino e servita da un bar dove bere un caffè, gustare un gelato o una bevanda fresca, magari accompagnata dalle stuzzicherie preparate per pranzo. Fabio e Paola, i due fratelli che gestiscono con trasporto l’agriturismo di famiglia, offrono la possibilità di degustare prelibatezze locali sia nell’abbondante colazione, che a cena sulla terrazza panoramica con vista sull’agro di Ostuni, di sera illuminato dalla luna e dalle lucine delle masserie circostanti. Sotto i pini, i bambini possono intrattenersi nell’ampio ed attrezzato parco giochi e chi viaggia in camper, sostare sotto gli ulivi e gli alberi di fico nell’apposito spazio con brecciolina, proprio come abbiamo fatto noi. Per coloro che invece soggiornano in una delle otto stanze elegantemente arredate o in uno dei due appartamenti, dotati di ogni confort, la possibilità di un trattamento in mezza pensione o in b&b. Un’ottima struttura, da dove partire alla scoperta di Ostuni e della sua marina, o dove ritemprarsi pigramente in piscina.

Se invece si preferisce soggiornare nel centro storico, ecco due indirizzi da non perdere.

Il primo è Via Giusti 51: una suite di 50 mq con piscina riscaldata in camera da letto, scavata nella pietra locale ed illuminata soffusamente dalle luci della cromoterapia. La recente ristrutturazione rispetta l’originario bianco di Ostuni ed i dettagli d’epoca di questo palazzo antico, pur essendo la suite dotata di ogni confort moderno. Vi si accede dal suggestivo chiostro di ingresso decorato con piantine aromatiche e vasetti colorati. Un ulivo, simbolo di questa terra bruciata dal sole, fa capolino dal pozzo di luce dove si affaccia la cucina in stile ‘industrial’. Il mood generale è quello del ‘riuso’ del legno, di pallet, di oggetti quotidiani, antichi, originali.

Il secondo è Alesia Luxury Suite, una suite in pietra arredata sui toni del beige e del verde, con oggetti di antiquariato e della tradizione artigianale pugliese. La pala di fico d’India, simbolo del Mediterraneo, la fa da padrona, sia in versione reale che come complemento di arredo. Splendido il camino illuminato con candele ed utile il letto nella nicchia in caso di famiglie. Per gli ospiti anche la possibilità di accedere alla piscina di proprietà a 3,5 km di distanza dalla casa.

La colazione? Sia in Via Giusti 51 che in Alesia Luxury Suite, è inclusa nel miglior bar ai piedi della colonna di Sant’Oronzo.


Testi  Maristella Mantuano




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