• Portici/1
  • Portici/2
  • Passaggio a Piazza Maggiore
  • Il Nettuno
  • Artisti di strada a Piazza Maggiore
  • Affettatore di mortadella bolognese
  • Ritrattista a Piazza Maggiore
  • La scalinata di San Petronio
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  • Mercato dell’antiquariato a Piazza Santo Stefano/1
  • Mercato dell’antiquariato a Piazza Santo Stefano/2
  • Fiera del libro usato
  • Ricca feritoia della Torre degli Asinelli
  • Bologna dall’alto della Torre degli Asinelli
  • Basilica di SS. Vitale e Agricola
  • Garage finestrato
  • La statua di Luigi Galvani nell’omonima piazza
  • Il balcone di casa Dalla in Piazza dei Celestini
  • L’area living del “Buon Hotel”/1
  • L’area living del “Buon Hotel”/2
  • Il salone de “La Casa di Dedo”
  • Cena a lume di candela a “La Casa di Dedo”
  • Risto-bottega Terra/1
  • Risto-bottega Terra/2
  • La signora Roberta de” I matti della polenta”
  • Il signor Alessandro de ” I matti della polenta”
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Bologna: storie silenziose di un sabato mattina in bicicletta

Il silenzio del sabato mattina a Bologna è interrotto solo dal fruscio delle ruote delle biciclette che la attraversano. Ovattato quando sfilano veloci sull’asfalto, cadenzato sui bolognini in porfido (meglio conosciuti come sanpietrini). Le due ruote sono, infatti, il mezzo più utilizzato e democratico: le usano le signore imbellettate che escono dal parrucchiere, le mamme che accompagnano i bimbi al parco e gli studenti dell’università più antica d’Europa. Un’abitudine agevolata da ben 120 km di piste ciclabili e dalla lungimirante costruzione di un’autostrada ciclopedonale che collegherà Bologna a Verona lungo i 60 km della vecchia linea ferroviaria.

Ma torniamo al sabato mattina bolognese: la lunga via dell’Indipendenza, prima che i negozi dei più popolari marchi aprano e che migliaia di persone vi riversino, è un andirivieni di mattinieri che fanno colazione al bar, di passeggiatori con cani al seguito e di lettori appassionati alla fiera del libro. La stessa meravigliosa Piazza Maggiore, che di lì a qualche ora sarà lo snodo principale del centro storico, è scenario di mimi e soffiatori di bolle di sapone intenti negli ultimi ritocchi a trucco e parrucco. Scintilla alle prime luci del giorno, sulla fontana da cui prese spunto il Bernini per quella di Trevi a Roma, un enorme Nettuno, simbolo del potere papale, dalla cui acqua un tempo venivano azionati i mulini delle seterie. E’ qui che si affaccia la chiesa di San Petronio dove la luce, attraverso un piccolo foro nella volta, riempie perfettamente ogni 21 dicembre (solstizio di inverno) un’ellisse disegnata per terra all’estremità di una lunghissima meridiana. Lasciatevi guidare dal profumo del parmigiano reggiano, della mortadella e dei tortellini: lungo via delle Peschiere Vecchie, via delle Clavature e via Drapperie, decine di negozi di prodotti enogastronomici tipici, trasbordano bontà fin oltre la vetrina, facendo venire l’acquolina anche a prim’ora.

Gli amanti di antiquariato non si lascino sfuggire ogni seconda domenica del mese il brulicante mercato in piazza Santo Stefano. Tra una credenza ed un pizzo, vale certamente una visita il complesso monumentale di Santa Gerusalemme. In questo luogo buio e spoglio, adatto al raccoglimento e coerente con lo stile romanico di cui è certamente la miglior testimonianza cittadina, sorgono varie chiese collegate e comunicanti: quella del Crocifisso, del Sepolcro e dei Santi Vitale e Agricola (primi martiri della città). Ritagliatevi un momento di relax nell’intimo e riservato cortile di Pilato, verde e tranquillo nonostante in pieno centro. Si affaccia in piazza Santo Stefano anche la bella Corte degli Isolani, splendidamente restaurata con boutique, vinerie e ristoranti, oltre che simbolo esemplare di un’altra caratteristica bolognese: i portici. Ce ne sono ben 38 km nel solo centro storico. I più antichi (in legno) sono proprio qui.

Un altro luogo dove godere il silenzio e la vista (quasi) come dalle nuvole è la Torre degli Asinelli. Un tempo era circondata da altre 100 sue simili, a simboleggiare la gara di sfarzo e prestigio delle altrettante importanti famiglie bolognesi. Salirvi è un esercizio di fiato ed equilibrio: i 498 gradini sono così stretti che lasciano pensare siano stati fatti sulla base del piede di Cenerentola. Bello anche da sù ammirare la pendente Torre della Garisenda, citata più volte anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia.

Nella vostra passeggiata non dimenticate il quartiere ebraico, del quale, tuttavia, resta ben poco: una bolla papale obbligò i residenti a trasferirsi a Ferrara ed una bomba durante la seconda guerra mondiale, ne distrusse la sinagoga, a pochi metri dove nel 2002 trovò la morte giuslavorista Marco Biagi, freddato mentre tornava a casa in bici da estremisti politici. Stessa L’evento di terrorismo politico più drammatico e noto resta, tuttavia, la bomba nella stazione centrale che nel 1990 la vita di 85 viaggiatori (l’orologio è ancora fermo alle 10.25, ora dell’esplosione).

In Piazza dei Celestini, lasciatevi guidare sotto il balcone fiorito di Lucio Dalla dalle note delle sue indimenticabili canzoni ed in Piazza Galvani andate a rendere omaggio all’omonimo inventore della cosiddetta elettricità animale. Quest’ultima si affaccia sulla piazza l’Archiginnasio, prima sede dell’università e della sala dell'anatomia, decorata con le statue dei padri della Medicina. E per rimanere in tema ospedaliero, non perdete la chiesa Santa Maria della Vita (di proprietà dell’Asl perché un tempo parte integrante dell’omonimo ospedale). E’ qui conservato il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell'Arca, capolavoro della scultura quattrocentesca di ineguagliata forza drammatica. Composto da sei figure a grandezza naturale più il Cristo giacente, si trova nella cappella a destra dell'altare maggiore. Da non perdere.

Per un soggiorno a due passi da Piazza Maggiore, con standard da tre stelle nuovo di zecca ed accoglienza familiare, c’è il Buon Hotel. Gestito con cura e calore da Marco, Antonio e la dolcissima cagnolina Preziosa, offre 8 stanze arredate in modo curato e lineare, dotate di tutto il necessario (aria condizionata, tv, cassaforte, wi fi gratuita, etc), biancheria di ottima qualità e bagni spaziosi. Non è raro trovare in salotto ospiti e gestori a chiacchierare davanti ad un aperitivo bolognese. Al mattino ci si scambia suggerimenti tra viaggiatori nella saletta della colazione con cornetti e brioche appena sfornati. www.buonhotelbologna.it

Se invece delle torri del centro storico desiderate soggiornare sulle verdi colline intorno a Bologna dove scorrazzare a bordo di una Vespa, non perdete La Casa di Dedo. In questo fienile del 1200, potrete soggiornare in una delle quattro stanze con bagno privato, oppure concedervi una cena con prodotti di stagione divinamente preparati dalle sapienti mani del padrone di casa. Qualche esempio: risotto con i funghi porcini, spezzatino di vitello con prugne, tagliere di prosciutti e formaggi a km zero. Anche i cani sono ben accetti (i proprietari, Laura e Fabio, ne hanno 7 tra Chihuahua e Doberman): www.lacasadidedo.it

Di km ne fanno invece parecchi i prodotti di alta gamma della risto-bottega Terra. Aperta nel 2012 da Vincenzo, Antonio e Carlo (il tocco femminile è affidato ad Aurora ai fornelli), vende al banco e serve ai tanti clienti in sala, bontà italiane (con qualche pezzo da novanta straniero come le alici della Cantabria ed il burro della Normandia) come mozzarelle e pasta fresca pugliese tre volte alla settimana, salumi toscani, la migliore mortadella bolognese, pomodorini pendolini e tartufo di Romagna in un’atmosfera amichevole e rilassata. Il tutto anche a domicilio, rigorosamente in bicicletta. www.terracibo.com

Un posto dove incrociare bolognesi (o aspiranti tali, studenti in primis) è certamente I matti della Polenta. Nonostante le sfiziosità preparate da Roberta ed Alessandro facciano davvero perdere la testa, alla base del nome così c’è la vicinanza con l’ospedale psichiatrico Roncati. Assaggiate il Frigione (pomodoro, olio e cipolla) servito con crescentine e tigelle (tipici dischi di pane) e la polenta alla spina con formaggio squacquerone e verdure al sugo. Se i tavoli all’interno sono tutti occupati e la coda arriva fino all’ingresso, niente paura: i portici servono anche a questo ed il servizio è veloce. www.imattidellapolenta.it

Per imparare, infine, a fare la pasta fresca o concedersi un tour enogastronomico cittadino o regionale, affidatevi ad Ilaria De Fidio, sfoglina diplomata, ed “ottima Cicerone”: www.bolognagourmet.it.

Per tour di altro genere e per info in generale: www.bolognawelcome.com. Nell’ufficio del turismo in Piazza Maggiore è possibile acquistare anche le Bologna Welcome Card: accessi gratuiti a musei, sconti nei negozi e ristornati convenzionati, visita guidata o trasporto gratuito sui mezzi pubblici.

Utile anche a chi sceglie di visitare Bologna proprio come chi la vive: su due ruote.


Testi  Maristella Mantuano

Foto  V. Liotine




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